Diagnostica allergologica: stato dell’arte

Valeria Maria Bottaro, Alessia Fantaccini, Diego Peroni

 

Vol. 55, N. 219 luglio-settembre 2025

Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale, Sezione di Pediatria, Università di Pisa

 

Riassunto

Le patologie allergiche in età pediatrica, in costante aumento, coinvolgono principalmente vie respiratorie, cute e apparato gastrointestinale, con manifestazioni quali asma, rinite, dermatite atopica e allergie alimentari. Una diagnosi precoce e accurata, basata su un’anamnesi clinica dettagliata, è fondamentale per una gestione efficace. Tra i test in vivo, il prick test è il primo strumento per identificare la sensibilizzazione IgE-mediata; il prick by prick, che utilizza alimenti freschi, in alcuni casi migliora la sensibilità diagnostica nelle allergie alimentari. Il test intradermico, più sensibile ma con maggior rischio di reazioni, è indicato in casi dubbi o risultati incerti. Il test di provocazione orale rimane il gold standard per confermare l’allergia alimentare. I test in vitro comprendono il dosaggio delle IgE specifiche e la diagnostica molecolare (Component Resolved Diagnosis), da considerare test di livello specialistico, che aumentano la precisione distinguendo le sensibilizzazioni clinicamente rilevanti dalle cross-reattività. Questa revisione riassume le principali metodiche diagnostiche in allergologia pediatrica, evidenziando indicazioni, vantaggi e limiti, e sottolinea l’importanza di un approccio integrato per una diagnosi accurata e una gestione personalizzata del bambino allergico.

Parole chiave: allergia, sensibilizzazione allergica, test cutanei, sIgE, diagnostica molecolare

 

Summary

Allergic diseases in paediatric age, which are constantly increasing, mainly involve the respiratory tract, skin and gastrointestinal system, with manifestations such as asthma, rhinitis, atopic dermatitis and food allergies. Early and accurate diagnosis, based on a detailed clinical history, is crucial for effective management. Among in vivo tests, the prick test is the first tool to identify IgE-mediated sensitisation; prick by prick, using fresh food, improves diagnostic sensitivity in food allergies. The intradermal test, more sensitive but with a higher risk of reactions, is indicated in doubtful cases or uncertain results. The oral provocation test remains the gold standard for confirming food allergy. In vitro tests include the specific IgE assay and molecular diagnostics (Component Resolved Diagnosis), which increases accuracy by distinguishing clinically relevant sensitisations from cross-reactivities. This review summarises the main diagnostic methods in paediatric allergology, highlighting indications, advantages and limitations, and emphasises the importance of an integrated approach for accurate diagnosis and personalised management of the allergic child.

Key words: allergy, allergic sensitization, skin test, sIgE, component resolved diagnosis